VITO INTINI
TO THE GRANDMOTHERS OF OUR LIFE
then you go like living
in one hectare of heaven
over our heads
In the Beginning was the Poetry
In the Beginning was the Poetry
it renews the wires ripped
of souls
and makes a deep texture:
the Soul of the World.
TRANSLATION GIULIANO
CORTI
Alle nonne della nostra vita
Poi si va come a vivere
In un ettaro di cielo
Sopra le nostre teste
In Principio era la Poesia
In Principio era la Poesia,
essa riannoda i fili strappati
delle anime
e ne fa un tessuto profondo:
l'Anima del Mondo.
5.11. 2014
I SAW A FLOURISHING TREE
I saw a flourishing tree
And under its foliage
Lined up corpses
Covered with sheets
Incredibly white
And there were kneeling people
Who were crying.
Like a salty wind.
To me flowers in the field
Are enough the drunk bees
The trills of nightingales
And the swallows’ mad swirling
Like a salty wind.
TRANSLATION ANTONELLA DE NOBILI
Ho visto un albero fiorito
Ho visto un albero fiorito
e sotto le sue fronde
in fila dei corpi
coperti da lenzuola
incredibilmente candide
e c’erano persone in ginocchio
che piangevano.
Come un vento salmastro.
Mi bastano solo i fiori
Nei campi le api ubriache
i gorgheggi degli usignoli
ed il pazzo turbinio delle rondini.
Come un vento salmastro
GARDENS OF GAZA
Balloons rise like little pink
clouds
Into the still air heavy with ash
and sulphur
Twisted iron rods lie all about
A harsh rain has fallen from the
sky
Houses kindergardens schools
courtyards
Hospitals
Wiped out forever
By giant diggers
May the rose bloom upon those.
Would you play with us
In our Gaza gardens?
Child of Paris, child of Rome
Child of Berlin, child of London
would you
Come play with us in the garden?
May the rose bloom upon those.
Dark clouds flaming rain
Dazzling lights deafening blasts
Above us above over our dazed
skulls
These are no fireworks
It’s not a party with rich gifts
Games of fire in the garden!
Kinders of fire in the garden!
Devouring flames, blasts, hunger
Horrid thirst and bloody scream of
the dying
Greedy for darkness in the
lightless labyrinths
Salt in the teeth emptied eyes
In the gardens of Gaza there are, I
see
Magpies and black blacks crows in
flocks
For the last flight before the sky
The last crows amid the ears
Rotted before the crash
The rose is withered the rose is
cut
Worm-eaten flour abysmal chasms the
hearts
Bursting loves uprooted
Each flower severed with hopes and
games
Dried all shades of dew
Rounded and round the gardens
Of beautiful Gaza, of ancient Gaza.
May the rose bloom upon those.
The noble dawn covers
Its cheeks flushed with weeping
Hundreds of angels butchered
With the women mothers and
daughters
Their emptied eyes collect
Verses never written poems lost
Forever just as their young lives.
The gloomy rosy-fingered Dawn
But are not the children
The wealth of the world?
They are our breathing future
Running and shouting down the
narrow alleys
Of the ancient towns
The children of the poor used to
everything
Playing with anything, even with
unexploded rockets,
And catch war
Or play hide-and-seek amid the
rubble
Amid the waste and the walls
ravaged
By careless poverty
And the cannon shots of the sons of
the rich.
One to ten one to a hundred one to
a thousand.
The rose petals float
On the concrete dust breeze
The rich can count better
But the final count’s wrong,
It doesn’t add up mon ami,
It never adds up.
The dumb rose, the desperate rose
In the gardens of Gaza the children
Play at children’s funeral
Wrapped in small Palestinian flags
The children of Gaza imitate
the mothers’ bitter cries
The rose wilts if love dies
Give us this day our daily death
The innocent blood bathes my
sadness
For the wrecked games
in the gardens of Gaza
My sorrow!
Who will heal my sorrow?
Swallows has wings on the ground
like dried petals
Time is on the children’s side
Talmud says: the children’s
Breath supports the earth.
A child’s breath like Atlas.
The rose is reborn so Proserpina
wills
Reborn under the sweet dew’s spray
Each petal revives with graceful
crocuses
And the apple, peach and jujube
blossoms
In the silence cradled by the oaks
At the end of the garden, so it
will be again
We know, we all know, as
The children of Gaza are reborn at
dawn
Their cries will be louder than the
blasts
Than the bombs that spray their
frosty death
From the sky
The rose undisturbed spreads its
sweet aromas
he waste lives on undisturbed
In the fertile furrow of
unawareness
Of the boundary between my luck
And the birth of sun everywhere.
So you told me. But we had
Our gaze elsewhere, away
From the breath of the feathery poplar.
The assault took us and the scream
Of the daily battle of bodies.
It's raining finally, here you are
Sweet smelling rain over everything
Is good for the three trees that we
have
Planted in our gardens
All around the house
Yesterday afternoon
The peach the pear and the jujube
Before going to Istanbul
five days to dance with the muses
There are dead ends where we must
no loiter
One minute more after
understanding,
After learning the mute command
From the shadow of things
The dark rose the misconstrued rose
I come from the oak woods
From the Murgia of trulli and caves
I loved to lost myself for hours,
my watchful
Gaze alert to any sign that might
reveal
The presence of mushrooms or
hedgehog dens
The fragrant rose before all those
Grateful for the first sun and dew
drops
At sixteen they should have been
elsewhere
Studying Plato and reading Hikmet
And dreaming of their sweet love
O Kemal o Naftali cursed be
Who forever stole the sun of the
day
And the smile of brother and
mother.
TRANSLATION: GIULIANO CORTI AND NICHOLAS HUNT
I giardini di Gaza
Piccole nuvole rosa i palloncini si
alzano
Nell’aria greve ancora di zolfo e
di ceneri
Tutt’intorno tondini di ferro
contorti
Una dura pioggia è caduta dal cielo
Le Case gli asili le scuole i
cortili
Gli ospedali
Cancellati per sempre
Da ruspe giganti
Che sia la rosa sopra ogni altra
cosa.
Verresti a giocare con noi
Nei nostri giardini a Gaza?
Bambino di Parigi, bambino di Roma
Bambino Berlinese, bambino
Londinese
Verresti a giocare con noi in
giardino?
Che sia la rosa sopra ogni altra
cosa
Nuvole nere pioggia di fuoco
Luci abbaglianti boati assordanti
Sopra di noi sopra i nostri crani
inebetiti
Non sono giochi pirotecnici
Non è una festa con ricchi
cotillons
Games of fire in the garden!
Kinders of fire in the garden!
Fiamme divoranti, boati, fame e
orrida
Sete e sangue da morte che urla
Vorace di buio nei labirinti senza
luce
Sale nei denti occhi svuotati
Nei giardini di Gaza ci sono, le
vedo
A stormi le gazze e i corvi tutti
neri
Per l’ultimo volo prima del
Cielo gli ultimi corvi nel grano
Marcito prima dello schianto
La rosa è sfiorita la rosa è recisa
Farina verminata voragini d’abisso
i cuori
Scoppiati gli amori divelti
Reciso ogni fiore e le speranze e i
giochi
Disseccata ogni ombra di rugiada
A tondo a tondo nei giardini
Di Gaza la bella, di Gaza l’antica
Che sia la rosa sopra ogni altra
cosa
La nobile aurora si copre
Le guance arrossate di pianto
Centinaia di angeli massacrati
Con le donne la madri le figlie
I loro occhi svuotati raccolgono
Versi mai scritti versi perduti
Per sempre come le loro fresche
vite.
La triste Aurora dalle dita di rosa
Ma non sono
I bambini la ricchezza del mondo?
È il futuro stesso che respira
E si rincorre vociando nei vicoli
Angusti delle antiche città
I figli dei poveri si sa che si
adattano
A tutto e giocano con tutto, anche
coi razzi
Inesplosi, alla guerra ad
acchiapparsi
Oppure a nascondino fra le macerie
Fra i rifiuti fra i muri sbrecciati
Dall’incuria della miseria
Dalle cannonate dei figli dei
ricchi.
Uno a dieci uno a cento uno a
mille.
Volano i petali della rosa
Al vento polveroso di cemento
I ricchi sanno contare meglio ma
Sbagliano il conto finale,
I conti non tornano, non ami,
I conti non tornano mai.
La rosa muta, la rosa disperata
Nei giardini a Gaza i bambini
Giocano al funerale dei bambini
Avvolti nelle bandierine di
Palestina
I bambini di Gaza imitano
L’acre urlo delle madri
La rosa appassisce se l’amore
perisce
Dacci oggi la nostra morte
quotidiana
Il sangue innocente innaffia
La mia tristezza per i giochi
Distrutti nei Giardini di Gaza
La mia tristezza,
Chi sanerà la mia tristezza?
Ogni rondine al suolo
Le ali come petali secchi
Il tempo è dalla parte dei bambini
Il Talmud lo afferma: il respiro
Stesso dei bambini regge la terra.
Il respiro dei bambini come
Atlante.
La rosa rinasce così vuole
Proserpina
Rinasce irrorata dalla dolce
rugiada
Ogni petalo risorge coi crochi
gentili
E i fiori del melo, del pesco e del
giuggiolo
Nel silenzio protetto dalle querce
in fondo
Al nostro giardino, così sarà di
nuovo
Sappiamo, tutti lo sanno, così come
Rinascono all’alba i bambini di
Gaza
I loro vagiti saranno più forti dei
boati
Delle bombe che spruzzano gelo di
morte
Dal cielo
La rosa indisturbata diffonde dolci
aromi
Lo scempio abita indisturbato
Nel fertile solco dell’inconoscenza
Del limite fra la mia fortuna
E la nascita delle albe per ogni
dove.
Così mi dicesti. Ma noi avevamo
Lo sguardo fisso altrove, lontano
Da ogni soffio di tenero pioppo.
L’assalto ci prendeva e l’urlo
Della quotidiana rissa dei corpi.
Piove, finalmente eccoti finalmente
Pioggia odorosa sopra ogni cosa
È buono per i tre alberini che
abbiamo
Piantato nei nostri giardini
Tutt’intorno alla casa
Ieri pomeriggio
Il pesco il pero e il giùggiolo
Prima d’andare a Istanbul
Cinque giorni a danzare con le muse
Ci sono vicoli ciechi in cui non
c'è da sostare
Un minuto di più dopo aver
compreso,
Dopo aver appreso dell'ombra
Delle cose la muta consegna
La rosa buia la rosa incompresa
Io vengo dai boschi di lecci
Della Murgia dei trulli e delle grotte
Amavo perdermi per ore con gli
occhi
Attento ad ogni segno che mi
indicasse
La presenza di funghi o di tane di
ricci
La profumata rosa prima di ogni
altra cosa
Grata al primo sole e alle gocce di
rugiada
A sedici anni dovevano essere
altrove
A studiare Platone e a leggere
Hikmet
E a sognare del loro dolcissimo
amore
O Kemal o Naftalì maledetto sia
Chi ha rubato per sempre il sole
dei giorni
E il sorriso del fratello e della
madre.
VITO INTINI
VITO INTINI born in Noci (Italy) in 1956. Is
poet and artist-performer, founder and art director of the Kunsthalle Gallery
and Kunsthouse ArteNatura for artists in residence. Do you think that poetry is
the foundation of all the arts. Poetry is the Music of the Universe and Nature,
in all its forms, it is the sacred biological representation of the music that
is in the deep storyline of all existence. In recent years she loves to paint
trees to plant more trees in its beautiful countryside of the trulli in Puglia
in Italy. Cultivate ancient grains and produces extra virgin olive oil
centenarians. With her family has planted a small forest of trees and rare
fruits. His writings and his poems are published in several languages. He has
participated as a poet and performance artist in several festivals in Italy and
abroad: Poetry / cloister of the poet Giuseppe Goffredo; Milan-Poetry; Nisan
Festival of Poetry in Mghar, Galilee of the poet Naim Araidi; Kartal festival
of Istanbul poet Metin Cengiz; finalist at Baghetta Prize at the Festival of
Literature in Milan. He teaches History and Philosophy in high schools and
advocates a Sweet Green Global Renaissance .