Saturday, August 1, 2020

OTTAVIO ROSSANI


OTTAVIO ROSSANI

The Black Curtain

When the black curtain goes down
on the words I would like to say
and get tangled on the tongue,
there is not only lack of voice,
there is oxygen rarefaction, there is a scream
which restricts the living space.

When the flamingo holds its head
in the flickering light of sunset
an imperceptible barrier is drawn
in front of the traveler's journey,
and it isn’t explained the wind of melancholy
that suddenly blows over the lagoon.

When the action ended in the evening
and aspires to the quiet of sleep,
a sluggish journey often begins
among the misty mists of the mind
that gets stuck in the reverberations of eros.

And on the indefinable threshold of darkness
passion and pain become accomplice.
It is not allowed to give up now
to regenerating verbal hygiene.
If there are no mourning tears
you cannot start talking again.
Then, you will find the right way to do it.

ENGLISH TRANSLATION BY CLAUDIA PICCINNO



La tenda nera

Quando scende la tenda nera
sulle parole che vorrei dire
e restano aggrovigliate sulla lingua,
non c’è solo mancanza di voce,
c’è rarefazione d’ossigeno, c’è l’urlo
che restringe lo spazio vitale.

Quando il fenicottero tende il capo
alla luce tremolante del tramonto
si disegna una barriera impercettibile
davanti al cammino del viaggiatore,
e non si spiega il vento di malinconia
che improvviso spira sulla laguna.

Quando la sera si è conclusa l’azione
e si aspira alla quiete del sonno,
comincia spesso un tragitto accidioso
tra le brume nebbiose della mente
che s’incaglia tra i riverberi dell’eros.

E sulla soglia indefinibile dell’oscurità
diventano complici passione e dolore.
Non è ammesso ormai rinunciare
all’igiene verbale rigenerante.
Se non ci sono le lacrime del lutto
non si potrà ricominciare a parlare.
Poi, si troverà il modo giusto per farlo.









Labyrinth

In the dark my gaze lights up
on your smooth ivory body,
my breath stumbles in the air
and alerted senses warn
movements, smells and tensions.

You are close even if far away,
I chase you even if you are still,
words grow in silence
the eyes prick the penumbra.
Your perfume intoxicates the void,
sucks the vortex of your arms.

On the salt-oxidized beach,
we are now shielded by the rocks,
the sea, like an envious lover,
irritated it breaks into a thousand foams
and cannot reach and overwhelm us.

We are safe in the universe,
inside a maze of stars.
Without moving we make a nice trip.
We wish the day would not come again
to break this sudden spell.

English translation by Claudia Piccinno



Labirinto

Nel buio s’illumina il mio sguardo
sul tuo corpo d’avorio levigato,
nell’aria incespica il mio respiro
e i sensi allertati avvertono
movimenti, odori e tensioni.

Sei vicina anche se lontana,
t’inseguo anche se sei ferma,
le parole crescono nel silenzio
gli occhi pungono la penombra.
Il tuo profumo inebria il vuoto,
risucchia il vortice delle tue braccia.


Sulla spiaggia ossidata di sale,
noi, ora, siamo schermati dalle rocce,
il mare, come un amante invidioso,
irritato s’infrange in mille schiume
e non ci può raggiungere e travolgere.

Siamo sani e salvi nell’universo,
dentro un labirinto di stelle.
Senza muoverci facciamo un bel viaggio.
Vorremmo che non venisse più il giorno
a rompere questo improvviso incantesimo.








Mountain

Snow also covers the waste.
And the cold insinuates itself under the skin.
How love can grow
without the sap of the gift?

The emotion spreads from a caress.
Life perpetuates itself in the warmth
throbbing of the transplanted seed,
and the earth, the lover, becomes a mother.

Spaces open to fruits
which are soaked in the purest air,
smiles like frozen arrows
they hit the eyes of the sun.

We stop lit by sunset,
the bold view of the reflections
that desire carries above
that white and divine peaks.

A moment of lack of strength,
a lightning bolt of blind abandonment,
the return to the slopes of mystery,
waiting for another beautiful day.

ENGLISH TRANSLATION BY CLAUDIA PICCINNO



Montagna

La neve copre anche il rifiuto.
E il freddo s’insinua sotto la pelle.
Come può crescere l’amore
senza la linfa del dono?

L’emozione dilaga da una carezza.
La vita si perpetua nel tepore
palpitante del seme trapiantato,
e la terra, l’amante, si fa madre.

Gli spazi si aprono ai frutti
che s’imbevono d’aria purissima,
i sorrisi come frecce gelate
colpiscono gli occhi del sole.

Ci fermiamo accesi di tramonto,
la vista ardita sui riflessi
che il desiderio trasporta in alto
su quella cima bianca e divina.

Un attimo di mancanza di forze,
un fulmine di cieco abbandono,
il ritorno alle falde del mistero,
l’attesa di un altro bel giorno.


OTTAVIO ROSSANI

OTTAVIO ROSSANI (Sellia Marina, 1944), lives in Milan, where he graduated in Political and Social Sciences at the Catholic University. Poet, writer, painter and occasionally theater director. As a journalist - 40 years at the Corriere della Sera - he has travelled to different continents and he has met and interviewed powerful and humble people in the fields of culture, politics, news. He has written essays on literature, history and art. Six are his books of poetry: Le deformazioni (1976), Falsi confini (1989), Teatrino delle scomparse (1992), Il fulmine nel tuo giardino (1994), L’ignota battaglia (2005) and Riti di seduzione (2013). Among the various essays, Leonardo Sciascia (1990) and Stato società e briganti nel Risorgimento italiano (2002, three editions). A long historical account: Servitore vostro illustrissimo e devotissimo (1995). Many plaquettes of poems, including Finestre aperte (2011), some accompanied by his drawings. His paintings are in private collections, in Italy and abroad; thirty personal and group exhibitions. One of his pieces, Se mi vengono i brividi , was staged in Buenos Aires, with his direction. He collaborates with some newspapers and cultural magazines. Responsible for the blog "Poesia" on the Corriere della Sera online (http://poesia.corriere.it).

OTTAVIO ROSSANI (Sellia Marina, 1944), vive a Milano, dove si è laureato In Scienze Politiche e sociali all’Università Cattolica. Poeta, scrittore, pittore e ogni tanto regista teatrale. Come giornalista – 40 anni al Corriere della Sera – ha viaggiato in diversi continenti e ha incontrato e intervistato potenti e umili negli ambiti della cultura, della politica, della  cronaca. Ha scritto saggi di letteratura, storia e arte. Sei i libri di poesia: Le deformazioni (1976), Falsi confini (1989), Teatrino delle scomparse (1992), Il fulmine nel tuo giardino (1994), L’ignota battaglia (2005) e Riti di seduzione (2013). Tra i diversi saggi, Leonardo Sciascia (1990) e Stato società e briganti nel Risorgimento italiano (2002, tre edizioni). Un lungo racconto storico: Servitore vostro illustrissimo et devotissimo (1995). Molte le plaquette di poesie, tra cui Finestre aperte (2011), alcune corredate da suoi disegni. I suoi quadri sono in collezioni private, in Italia e all’estero; una trentina le mostre personali e collettive. Una sua pièce, Se mi vengono i brividi,  è stata rappresentata a Buenos Aires, con la sua regia. Collabora con alcuni quotidiani e riviste culturali. Responsabile del blog “Poesia” sul Corriere della Sera on line (http://poesia.corriere.it).



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