OTTAVIO
ROSSANI
The Black Curtain
When the
black curtain goes down
on the
words I would like to say
and get
tangled on the tongue,
there is
not only lack of voice,
there is
oxygen rarefaction, there is a scream
which
restricts the living space.
When the
flamingo holds its head
in the
flickering light of sunset
an
imperceptible barrier is drawn
in front
of the traveler's journey,
and it
isn’t explained the wind of melancholy
that
suddenly blows over the lagoon.
When the
action ended in the evening
and
aspires to the quiet of sleep,
a
sluggish journey often begins
among the
misty mists of the mind
that gets
stuck in the reverberations of eros.
And on
the indefinable threshold of darkness
passion
and pain become accomplice.
It is not
allowed to give up now
to
regenerating verbal hygiene.
If there
are no mourning tears
you
cannot start talking again.
Then, you
will find the right way to do it.
ENGLISH TRANSLATION BY
CLAUDIA PICCINNO
La tenda nera
Quando scende la tenda nera
sulle parole che vorrei dire
e restano aggrovigliate sulla lingua,
non c’è solo mancanza di voce,
c’è
rarefazione d’ossigeno, c’è l’urlo
che
restringe lo spazio vitale.
Quando il fenicottero tende il capo
alla luce tremolante del tramonto
si disegna una barriera impercettibile
davanti al cammino del viaggiatore,
e non si spiega il vento di malinconia
che improvviso spira sulla laguna.
Quando la sera si è conclusa l’azione
e si aspira alla quiete del sonno,
comincia spesso un tragitto accidioso
tra le brume nebbiose della mente
che s’incaglia tra i riverberi dell’eros.
E sulla soglia indefinibile dell’oscurità
diventano complici passione e dolore.
Non è ammesso ormai rinunciare
all’igiene verbale rigenerante.
Se non ci sono le lacrime del lutto
non si potrà ricominciare a parlare.
Poi, si
troverà il modo giusto per farlo.
Labyrinth
In the
dark my gaze lights up
on your
smooth ivory body,
my breath
stumbles in the air
and
alerted senses warn
movements,
smells and tensions.
You are
close even if far away,
I chase
you even if you are still,
words
grow in silence
the eyes
prick the penumbra.
Your
perfume intoxicates the void,
sucks the
vortex of your arms.
On the
salt-oxidized beach,
we are
now shielded by the rocks,
the sea,
like an envious lover,
irritated
it breaks into a thousand foams
and
cannot reach and overwhelm us.
We are
safe in the universe,
inside a
maze of stars.
Without
moving we make a nice trip.
We wish
the day would not come again
to break
this sudden spell.
English translation by
Claudia Piccinno
Labirinto
Nel buio
s’illumina il mio sguardo
sul tuo
corpo d’avorio levigato,
nell’aria incespica il mio respiro
e i sensi allertati avvertono
movimenti, odori e tensioni.
Sei vicina anche se lontana,
t’inseguo anche se sei ferma,
le parole crescono nel silenzio
gli occhi pungono la penombra.
Il tuo profumo inebria il vuoto,
risucchia il vortice delle tue braccia.
Sulla
spiaggia ossidata di sale,
noi, ora, siamo schermati dalle rocce,
il mare, come un amante invidioso,
irritato s’infrange in mille schiume
e non ci può raggiungere e travolgere.
Siamo sani e salvi nell’universo,
dentro un labirinto di stelle.
Senza muoverci facciamo un bel viaggio.
Vorremmo che non venisse più il giorno
a rompere
questo improvviso incantesimo.
Mountain
Snow also
covers the waste.
And the
cold insinuates itself under the skin.
How love
can grow
without
the sap of the gift?
The
emotion spreads from a caress.
Life
perpetuates itself in the warmth
throbbing
of the transplanted seed,
and the
earth, the lover, becomes a mother.
Spaces
open to fruits
which are
soaked in the purest air,
smiles
like frozen arrows
they hit
the eyes of the sun.
We stop
lit by sunset,
the bold
view of the reflections
that
desire carries above
that
white and divine peaks.
A moment
of lack of strength,
a
lightning bolt of blind abandonment,
the
return to the slopes of mystery,
waiting
for another beautiful day.
ENGLISH TRANSLATION BY
CLAUDIA PICCINNO
Montagna
La neve copre anche il rifiuto.
E il freddo s’insinua sotto la pelle.
Come può crescere l’amore
senza la linfa del dono?
L’emozione dilaga da una carezza.
La vita si perpetua nel tepore
palpitante del seme trapiantato,
e la terra, l’amante, si fa madre.
Gli spazi si aprono ai frutti
che
s’imbevono d’aria purissima,
i sorrisi
come frecce gelate
colpiscono gli occhi del sole.
Ci fermiamo accesi di tramonto,
la vista ardita sui riflessi
che il desiderio trasporta in alto
su quella cima bianca e divina.
Un attimo di mancanza di forze,
un fulmine di cieco abbandono,
il
ritorno alle falde del mistero,
l’attesa
di un altro bel giorno.
OTTAVIO
ROSSANI
OTTAVIO
ROSSANI (Sellia Marina, 1944), lives in Milan,
where he graduated in Political and Social Sciences at the Catholic University.
Poet, writer, painter and occasionally theater director. As a journalist - 40
years at the Corriere della Sera - he has travelled to different continents and
he has met and interviewed powerful and humble people in the fields of culture,
politics, news. He has written essays on literature, history and art. Six are
his books of poetry: Le deformazioni (1976), Falsi confini (1989), Teatrino
delle scomparse (1992), Il fulmine nel tuo giardino (1994), L’ignota battaglia
(2005) and Riti di seduzione (2013). Among the various essays, Leonardo
Sciascia (1990) and Stato società e briganti nel Risorgimento italiano (2002,
three editions). A long historical account: Servitore vostro illustrissimo e
devotissimo (1995). Many plaquettes of poems, including Finestre aperte (2011),
some accompanied by his drawings. His paintings are in private collections, in
Italy and abroad; thirty personal and group exhibitions. One of his pieces, Se
mi vengono i brividi , was staged in Buenos Aires, with his direction. He
collaborates with some newspapers and cultural magazines. Responsible for the
blog "Poesia" on the Corriere della Sera online
(http://poesia.corriere.it).
OTTAVIO
ROSSANI (Sellia Marina, 1944), vive a Milano,
dove si è laureato In Scienze Politiche e sociali all’Università Cattolica.
Poeta, scrittore, pittore e ogni tanto regista teatrale. Come giornalista – 40 anni al Corriere della Sera – ha
viaggiato in diversi continenti e ha incontrato e intervistato potenti e umili
negli ambiti della cultura, della politica, della cronaca. Ha scritto saggi di letteratura,
storia e arte. Sei i libri di poesia: Le deformazioni (1976), Falsi confini
(1989), Teatrino delle scomparse (1992), Il fulmine nel tuo giardino (1994),
L’ignota battaglia (2005) e Riti di seduzione (2013). Tra i
diversi saggi, Leonardo Sciascia (1990) e Stato società e briganti nel
Risorgimento italiano (2002, tre edizioni). Un lungo racconto storico: Servitore vostro
illustrissimo et devotissimo (1995). Molte le plaquette di poesie, tra cui
Finestre aperte (2011), alcune corredate da suoi disegni. I suoi quadri sono in
collezioni private, in Italia e all’estero; una trentina le mostre personali e
collettive. Una sua pièce, Se mi vengono i brividi, è stata rappresentata a Buenos Aires, con la
sua regia. Collabora con alcuni quotidiani e riviste culturali. Responsabile
del blog “Poesia” sul Corriere della Sera on line (http://poesia.corriere.it).
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