Leave
A last handshake
to greet the sun that will continue
to rise and set.
A last handshake
to greet the hawthorn flourishing
the emigrating of the swallows,
the dancing of a dragon-fly,
my Sour Mountains
and my rugged bluffs.
A last handshake
to greet my rivers,
from the Mesima to the Petrace,
by now deprived of life.
A last handshake
to greet my world
of paper and of ink
that has bent my back
and made my eyes tired.
A last handshake
to greet the country,
between the olives there on the hill,
to which I due
some ashes that today
pay back homage to them.
Commiato
Un’ultima stretta di mano
per salutare il sole che continuerà
a nascere e a tramontare.
Un’ultima stretta di mano
per salutare il fiorire del biancospino,
l’emigrare delle rondini,
la danza di una libellula,
i miei Aspri Monti
e le mie irte scogliere.
Un’ultima stretta di mano
per salutare le mie fiumare,
dal Mesima al Petrace,
ormai orbe di vita.
Un’ultima stretta di mano
per salutare il mio mondo
di carta e di inchiostro
che ha curvato la mia schiena
e reso stanchi i miei occhi.
Un’ultima stretta di mano
per salutare il mio Paese,
tra gli ulivi lassù in collina,
a cui sono debitore
delle ceneri che oggi di ritorno
gli rendono omaggio.
Small And Worldwide Sensations
So, when that day will come,
now that my looks in the past
rather than in the future,
I need to go away alone:
neither crying nor a tear
thinking at nothing
because I know all will end.
While the Universe will go around
in the time and in the Eternity
pleased with a meaningless little bit
of have been, for a certain period
a planetary element!
INFINITESIMI PLANETARI
E quando quel giorno verrà,
ora che il mio tempo
è più nel passato che nel futuro,
voglio andarmene silenziosamente solo:
né un pianto, né una lacrima
manco un vago pensiero,
nella certezza che tutto è finito,
mentre l’universo continuerà a vagare
nel tempo e per il tempo dell’eternità,
appagato d’essere stato per un istante
un insignificante granello
degli infinitesimi planetari!
Old
Listening to the Old,
I grew up next to the brazier,
telling stories of love, miracles,
tragedies and young lovers.
Never came back, from lands of wars:
father who buried their children!
Women never had by prided men
to see in the shadows of an evening
going around, in a crowd, for the Holy Saint,
a discovered ankle.
They told and told and I listened while
I was growing up and I fell asleep and I dreamt
the old ladies and their stories.
Imaging them young,
I wake up with their endless stories
the wrinkled and steady hand,
stroking my head and cradling my thoughts.
One night, no one came back,
a broken wheel and never told stories
laying into a secret grave,
far in the old country churchyard.
I VECCHI
Sono cresciuto ascoltando i vecchi,
seduti attorno alla ruota con il braciere,
raccontare storie.
Storie d’amori, di miracoli.
Storie di tragedie, di giovani amanti
partiti e mai tornati
dalle terre di guerra:
padri che hanno sepolto i loro figli!
Storie di donne mai possedute e
di uomini che vantavano
d’aver visto, nell’ombra della sera
durante la processione del Santo,
una caviglia scoperta.
Raccontavano ed io ascoltavo!
Raccontavano e man mano crescevo!
Mi addormentavo tra le ginocchia
delle vecchiette e sognavo le loro gesta,
cercando di vederle giovani e mi svegliavo
sui loro racconti infiniti mentre la mano,
rugosa e non più ferma, accarezzava
la mia testa e cullava i miei pensieri
che si andavano formando!
Una sera poi qualcuno non veniva più,
un pezzo di ruota rimaneva libero
e le storie mai raccontate restavano
nel segreto di una tomba
nel vecchio cimitero del paese.
ROCCO GIUSEPPE TASSONE
ROCCO GIUSEPPE TASSONE: Rocco Giuseppe TASSONE. Cavaliere della Repubblica Italiana dal 2003 Premio Segni di Pace 2024 (il Nobel della Pace Italiano) Nato a Candidoni (RC) vive a Gioia Tauro. Docente di Scienze Naturali. Tra i numerosi riconoscimenti H. C.: Acc.co Federiciano, Acc.co Leopardiano, Acc.co Vesuviano, Acc.co al Merito dell’Accademia Costantina, Acc.co Terra del Vesuvio, Socio Onorario La camerata dei Poeti, Cavaliere di Gran Croce S. C. Acc. Templ. “J. Molay”, Acc.co dell’Accademia Equatoguineana de Artes y Letras, Senatore Accademico Papa Clemente Albani, Cavaliere del Sovrano Militare Ordine Romano Adrianeo, Acc.co De Letras Guimares Rosa Alegro, Arcade Maggiore Dell'universa Parnassia Canicattinensis, Socio onorario dell’Accademia Novi Arbori. Gigante della Calabria dall’Università delle Generazioni di Agnone, Presidente dell’Università Ponti con la Società, Presidente del premio storico-letterario Metauros, Presidente del premio Teresa Cognetta, Laurea Doctor H.C. en Literatura LatinoAmerica da parte dell’Istitucion Cultural Colombiana Casa Poetica. Poeta, storico, scrittore poliedrico e divulgatore scientifico. Il Tassone è oggi considerato il massimo esponente vivente del dialetto calabrese e dell’etnografia religiosa. Ha pubblicato, ad oggi, 78 libri tra poesia, saggistica, scientifica, narrativa, teatro, un vocabolario del dialetto calabrese, oltre a vari testi di glottologia, etnografia ed iconografia religiosa. È presente in oltre 400 antologie collettive e ha ricevuto oltre 500 premi in tutti il mondo. Molti suoi articoli storici e scientifici su riviste internazionali.
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